Si chiama Risveglio dei Diaframmi.
È nato da una consapevolezza riscoperta: il corpo si autocura attraverso il movimento, il respiro e l’ascolto.
È nato dalla volontà di non lasciare soli i pazienti che avevano finito un percorso terapeutico manuale con me, ma anzi, continuare a sostenerli, continuare a guidarli nella via dell’ascolto e del respiro vitale.
Ho unito quello in cui credo: il corpo è uno, il corpo si muove, il corpo respira.
Quando il corpo respira tutto circola, si smuovono i fluidi. Il corpo nutre e pulisce.
Se si risvegliano tutti i diaframmi corporei, mobilizzandoli, muovendoli, attivandoli, si instaura il meccanismo di autoguarigione. Se il corpo respira tutto; nutre e pulisce.
Il movimento fatto ad occhi chiusi, in una modalità di ascolto interno, fa sentire. Sentirsi autocura, nutre e pulisce.
Imparare a guidare il proprio respiro laddove non arriva, imparare a capire come mentre si modifica la qualità dell’aria, si modificano anche le tensioni, la postura, il corpo tutto. Nutre e pulisce.
Percepire le maree che il dolce andare e venire del respiro crea, nutre e pulisce.
Sperimentare la quiete, nutre e pulisce.
Funziona attraverso la guida della voce, funziona attraverso la coregolezione, funziona attraverso la risonanza, funziona attraverso il tocco.
Nutriamo e puliamo.