Mi piacerebbe parlarti dell’atteggiamento con cui lavoro, del mio metodo e della prospettiva da cui affronto i bisogni delle persone. Prime cose da sapere: ogni tecnica manuale si basa su studio e analisi dell’anatomia e fisiologia del corpo umano. E, soprattutto, è specifica e personalizzata in base a chi ho davanti e al sintomo. Siamo tutti fatti allo stesso modo, ma ognuno di noi sviluppa adattamenti diversi in risposta a eventi destabilizzanti.
Scegliere la giusta tecnica manuale è una strategia chiave: significa attivare le forze specifiche del tuo organismo, quei meccanismi di adattamento fisiologico che ti riportano sulla strada dell’autoregolazione. E per scegliere devo fare una valutazione osteopatica: ciò significa che avremo un colloquio e che farò dei test specifici. Ascoltando la tua storia, raccoglierò le informazioni utili per aiutarti, oltre a osservare come ti muovi e come respiri, se ci sono limitazioni alla mobilità articolare, che postura hai e se questa è modificata dal dolore.
Come avrai capito, faccio molta attenzione a sostenere il corpo, ma anche la persona. Durante la valutazione e il trattamento, ti aiuterò ad autoregolare il sistema nervoso autonomo, tenendo in considerazione come gestisci il sintomo, quanto limita la tua vita e quanto è influenzato dai tuoi stati d’animo. Stabiliremo insieme anche i tempi terapeutici.
Il metodo che seguo è un integrazione di metodi: unirò l’osteopatia biodinamica con l’educazione al movimento e al respiro. Vuol dire che lavoreremo insieme per far rinascere in te la consapevolezza corporea e il piacere di muoverti. L’atto stesso di osservarti è un processo: mi permette di percepire le tue dinamiche vitali e quelli che chiamiamo movimento permesso, movimento presente e punto di quiete.
In poche parole? Come osteopata il mio compito è sostenerti e creare le condizioni che faranno emergere, da te stesso, dal tuo corpo, la salute. Ti aiuterò a predisporti al processo di guarigione. Di seduta in seduta, troverai nuovi adattamenti e schemi motori: è questo che riesce a trasformare un circolo vizioso in un circolo virtuoso. Sempre in divenire, puntando a migliorarsi: è così che sono io, che sei tu, ed è questa la via della salute.